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Monza città cablata… ma non proprio
di Giorgio Casera


 
Dati tecnici

Il cablaggio di rete può essere realizzato oggi principalmente mediante due tipi di dispositivi:
- il “doppino” (esistente in vari modelli), utilizzato nelle linee telefoniche tradizionali, nelle reti dati e in quelle miste dati/fonia (le reti dati sono quelle che collegano un PC ad un server locale o remoto: il caso più semplice è quello del PC di casa che si collega al server dell'Internet Service Provider);
- le fibre ottiche: questa tecnologia serve a trasportare grandi quantità di dati ed è oggi particolarmente costosa. Si può pensare associata a grandi aziende con necessità di intenso scambio di dati e/o alla copertura di tratte comuni a numerose utenze medio-piccole. Difficile pensare ad una fibra ottica che colleghi un'utenza domestica.

Ai fini della trasmissione e ricezione di dati via PC, con la tecnologia del doppino, si possono utilizzare varie modalità. Le più comuni sono:
- analogica. E' la normale linea telefonica: basta collegare un modem al computer e alla presa del telefono per collegarsi ad un ISP. Attualmente i modem analogici più veloci operano a 56Kbps (kilobyte al secondo);
- digitale (ISDN). Tecnicamente la linea ISDN comprende due canali da 64Kbps che operano insieme o separatamente. Si può usare un canale per telefonare e l'altro per i dati oppure ambedue per i dati. In quest'ultimo caso le prestazioni sono di 128Kbps;
- digitale asimmetrico (ADSL). E' una tecnologia di rete che trasmette con larghezza di banda ampia, ma non tanto ampia da esaurire quella disponibile sul doppino, per cui rimane spazio per un canale voce. Con questa modalità si raggiungono velocità di trasmissione dati di 640 Kbps.

Per chiudere il confronto delle prestazioni:
- le fibre ottiche consentono velocità di trasmissione di 10Mbps ossia 10.000Kbps e cioč una quindicina di volte superiore a quella dell'ADSL.



Martedì 14 marzo scorso in Comune si è parlato della situazione del cablaggio di rete dati/fonia a Monza. Lo hanno fatto, davanti ai rappresentanti della stampa locale, gli assessori Paolo Pilotto e Luigi Ferraro.
Monza è attraversata da una “dorsale” di fibra ottica che va da Milano a Bergamo e passa accanto all'autostrada A4. La proprietà della dorsale è della società Milano-Serravalle ed è attualmente in concessione alla società Metroweb. Alla dorsale sono collegate, sempre in fibra, le quattro centraline Telecom (Molise, Galilei, S.Fruttuoso e Missori) che servono l'intera Monza. Dunque tra la dorsale e le centraline si viaggia a 10Mbps, uno sballo. Peccato che le utenze domestiche siano collegate ai centralini con i doppini telefonici che nella circostanza si comportano come colli di bottiglia e quindi la soluzione migliore per ora praticabile è quella della connessione alla banda larga (l'ADSL descritta nel riquadro tecnico).

Il salto qualitativo si avrà quando le fibre ottiche (o altre tecnologie disponibili in futuro) saranno disponibili a livello domestico. Il primo problema da affrontare con le fibre è quello della loro stesura, inevitabilmente nel sottosuolo. A questo proposito l'AGAM sta procedendo da tempo, in occasione di lavori che riguardano la rete acqua gas e teleriscaldamento, a stendere i tubi che potranno in seguito contenere i cavi in fibra. Per collegare i potenziali utenti alle centraline Telecom gli operatori nei servizi di telecomunicazione (la stessa Metroweb, Infostrada, Telecom, Edisontel) potranno quindi utilizzare la rete AGAM: stenderanno i loro cavi in fibra ottica e potranno vendere i loro servizi agli utenti.

Questo in prospettiva. I tempi non sembrano però molto ravvicinati: si tratta di investimenti elevati e in questo momento le società che operano nei settori tecnologici più avanzati, come le telecomunicazioni, non si sentono molto bene.
Il cablaggio della città era stato oggetto di una convenzione stipulata nel 1997 tra Comune e Telecom (atto n.1228 dell'11.07.97) secondo la quale la città di Monza avrebbe dovuto disporre di una rete in fibra ottica entro la fine del 1999 nel quadro del progetto nazionale “Socrate”. In realtà Telecom ha realizzato solamente un 15 per cento di questo lavoro abbandonando poi il progetto nonostante gli impegni ed i finanziamenti. Per Monza, questa situazione costituisce un grave danno, considerato che oggi il cablaggio ad alta capacità rappresenta una realtà indispensabile della quale le grandi e medie città, in tutti i paesi civili, possono ormai disporre.
Accontentiamoci quindi dell'ADSL, o connessione a banda larga, che è offerta da numerosi operatori, ma attenzione a non confondere questa tecnologia con le fibre ottiche, come qualche ingannevole pubblicità tende a suggerire. (vedasi anche il dibattito su Piazza d'Uomo)

Giorgio Casera


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  17 marzo 2003